Fonte: irpinianews.it, 04/11/2008
mercoledì 5 novembre 2008
Cervinara - Scoperta discarica dai Rangers: allertato l’Arpac
Fonte: irpinianews.it, 04/11/2008
venerdì 24 ottobre 2008
Azione Amianto - Il Codacons informa

VITTIMA DELL'AMIANTO?
OTTIENI CON IL CODACONS IL RISARCIMENTO DEL DANNO DIRETTAMENTE IN AMERICA!
Tutti gli italiani che al contatto con l'amianto abbiano contratto un Mesotelioma possono ' oggi ottenere il risarcimento per i danni alla salute causati da tale materiale altamente nocivo, e diffusamente utilizzato anche nel nostro Paese, in particolare nel settore dell'industria e dell'edilizia.
L'esposizione a fibre di amianto è infatti responsabile di patologie gravi ed irreversibili, tra le quali anche una gravissima forma di cancro, denominata "Mesotelioma'.
Nel 1992 con la legge n. 257 l'Italia ha messo al bando tutti i prodotti contenenti amianto, vietando l'estrazione, l'importazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e di prodotti contenenti tale minerale.
Per questo motivo il Codacons sta raccogliendo le richieste di adesione di tutti coloro che sono stati in contatto con l'amianto e siano affetti da Mesotelioma, e degli eredi di persone decedute per Mesotelioma da non piu' di 5 anni.
L'azione non comporta nessun anticipo di spese.
Chi agisce, se la sua situazione sara' considerata tale da giustificare un risarcimento dal pool di specialisti del Codacons, sottoscriverà un patto di quota lite, per il quale versera' una parte del risarcimento ottenuto agli avvocati americani e al Codacons, solo in caso di esito positivo. Nulla sara' dovuto, sotto nessuna causale (rimborso spese, competenze, onorari, etc), in caso di esito negativo.
Se vuoi aderire anche tu alla suddetta azione, compilalo e invialo a:
VIA FILIPPO CORRIDONI N. 25
00195 ROMA
Il nostro pool di specialisti, valutera' la sussistenza di tutti i presupposti per poter accedere al fondo di indennizzo, e contattera' direttamente i danneggiati.
A presto!
Carlo Rienzi, Presidente Codacons
materiale tratto da: www.codacons.it
SULLO STESSO SITO POTRETE TROVARE LA MAPPA DELLA CONTAMINAZIONE DA AMIANTO IN ITALIA E LA STORIA DELLA CONTAMINAZIONE DA AMIANTO.
martedì 14 ottobre 2008
Tratto da "NEMICO BLU", di Gigi Moroni
venerdì 5 settembre 2008
Foto inviate da Casa Pound Avellino
sabato 30 agosto 2008
Cervinara - Amianto, acqua e Alto Calore: Cioffi a vele spiegate
Sindaco lei certo non mancherà all’assemblea convocata all’Alto Calore per il primo settembre…
“Certo che non mancherò, è una riunione importante. La prima convocazione è prevista proprio per il primo settembre ma sarà nel corso della successiva quella dell’8, che eleggeremo il nuovo CDA.”
È stata un’estate calda…
“La resistenza di Madaro non era confortata da alcun motivo, ma con l’autunno si aprirà una nuova era.”
Visto che è uno dei ben informati, saprà certamente darci qualche spiegazione sui rubinetti tristemente chiusi del suo comune.
“Siamo una delle zone più penalizzate dai lavori che si stanno svolgendo in questi giorni all’acquedotto di Serino, ma l’acqua manca solo di notte. Riprendendo a scorrere regolarmente alle 6 del mattino, i disagi sono limitati.”
D’accordo, ma resta comunque un problema. Come si pensa di risolverlo?
“Per fortuna da settembre sarà collegato un nuovo serbatoio in modo che non si dipenderà più dalla sola sorgente. Così funziona adesso: il 90% dell’acqua deriva da lì”.
Restando in tema lavori, nel frattempo come procede L’Area Mercato?
“L’Area è stata completata con successo. Si tratta di un’area esclusiva e recintata per non penalizzare una zona della città che creava problemi al traffico. Sono 13.000 mq destinati al mercato settimanale del mercoledì. È molto moderna. Una zona completamente asfaltata, illuminata e dotata di servizi. All’interno è stata creata anche una pista ciclabile e una per i podisti.”
Cervinara sta diventando un comune all’avanguardia, e la differenziata va a gonfie vele
“La raccolta porta a porta ha avuto un successo grandissimo e anche Legambiente ci ha attribuito i meriti che ci spettavano. Ridurremo anche la Tarsu del 35%. Data l’ottima risposta dei cittadini, abbiamo deciso di premiarli”.
Legambiente però non sarebbe tanto entusiasta dell’Osservatorio Ambientale. A detta dei Verdi si tratta di un flop…
“Sono solo polemiche portate avanti da chi non ‘mastica’ queste questioni.”
Anche quelle sull’amianto abbandonato per strada?
“Polemiche infondate anche quelle, la cosa che più mi stupisce è che provengano per lo più dal centrosinistra. Comunque ho fatto fare uno screening del territorio sull’amianto e sto procedendo per effettuare un unico intervento, onde evitare inutili dispersioni di denaro.
Questo intervento sarà poi diviso per lotti. Per il momento stiamo intervenendo sul pubblico ma al più presto si procederà anche con il privato”.
Si ritiene un sindaco attento alle esigenze dei suoi cittadini?
“La manifestazione Ciao Estate dura 40 giorni, dai primi di agosto alla prima settimana di settembre e si rivolge soprattutto ai cittadini di Cervinara, a quelli che non possono muoversi e andare fuori per le vacanze. La nostra grande sfida è quella di riuscire a coinvolgere soprattutto i cittadini, gli portiamo lo spettacolo in casa. Anche quest’anno la più grande soddisfazione è stata avere in prima fila sempre coppie di anziani, pensionati e i diversamente abili”.
(Tratto da irpinianews.it, venerdì 29 agosto 2008)
giovedì 24 luglio 2008
Materiale tratto da Amiantomaipiù
Nella nebbia del cantiere navale, fatta di polvere, polvere bianca e grigia, polvere nera, si solleva uno spiraglio di luce. Quella luce non la vedono i lavoratori che sono stati saldatori, coibentatori, allestitori, elettricisti, manutentori.
lunedì 16 giugno 2008

E DI PARTECIPARE A QUESTA BELLISSIMA INIZIATIVA LANCIATA DAL
FAI (FONDO ITALIANO PER L'AMBIENTE)
L' AMIANTO CHE DETURPANO LA NOSTRA VERDE VALLE CAUDINA.
SEGNALA CIO' CHE ROVINA I LUOGHI PIU' CHE AMI
domenica 1 giugno 2008
Cervinara - Amianto abbandonato per strada: fiume di proteste
Fonte: Irpinianews, 31 maggio 2008
sabato 31 maggio 2008


Fermiamo questo scempio ambientale!
Invitiamo tutta la cittadinanza a segnalare all'Azienda Sanitaria Locale i cumuli di AMIANTO abbandonati VERGOGNOSAMENTE, dagli pseudo cittadini!
Distretto Cervinara, che comprende anche Rotondi, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana:
telefono: 0824 836764
indirizzo di posta elettronica: egranata@aslav2.it
domenica 18 maggio 2008
Materiale inviato da Romeo, Avellino




Comunque, complimenti per il sito e per le vostre denunce.
Ma siamo consapevoli che il menefreghismo delle varie Istituzioni, gli alti costi per lo smaltimento e la superficialità di tantissime persone creano una miscela devastante per il nostro territorio.
Purtroppo, non conosciamo il verbo MOLLARE!
mercoledì 7 maggio 2008
Materiale inviato da Carlo, Meetup Avellino

NO AMIANTO DA AVELLINO!
Ringraziamo Carlo del Meetup di Avellino per la segnalazione e riportiamo una significativa lettera, scritta dal Meetup irpino, che dovrebbe spingere "CHI DI DOVERE" a riflettere. O almeno a vergognarsi.
Quali sono state le risposte concrete?
Perchè c'è questo terribile immobilismo da parte delle famose Istituzioni?
E p.c.:
Assessorato con delega ambientale del Comune di Avellino
Azienda Sanitaria Locale Av 2, via degli Imbimbo Avellino
ARPA Sezione di AVELLINO, via Tiratore 83024 Atripalda (AV)
Procura della Repubblica, Palazzo di Giustizia, Piazza D’Armi, Avellino
Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, via Roma 104 Avellino
lunedì 5 maggio 2008
Materiale inviato da Gerlando Ciotta

Amianto in Via Pantano, Bonea (BN)
L'Inquinamento selvaggio che ci sta Assalendo!
L'amianto è stato abbandonato nelle campagna di Bonea, comune caudino del versante sannita della Valle.
Invieremo le foto in questione a chi di dovere per far rimuovere, al più presto, le lastre abbandonate in modo scellerato.
domenica 27 aprile 2008

In occasione della Giornata Mondiale in Memoria delle VITTIME dell'amianto assassino, sollecitiamo le Istituzioni, i cittadini e tutta la società civile a continuare la battaglia a difesa del diritto alla salute e dell'ambiente.
Questo è il primo anniversario che ricordiamo, con la speranza di ritrovarci tra esattamente un anno per poi poter tirare le somme e riflettere sulle azioni concrete contro l'amianto in Valle Caudina.
GIUSTIZIA CONTRO GLI ASSASSINI E I LORO COMPLICI!
GIUSTIZIA PER LE NUOVE GENERAZIONI!
sabato 26 aprile 2008
Emergenza ambiente - Tutela e responsabilità: Il contributo delle grandi tradizioni religiose
con il patrocinio di:
Domenica 27 Aprile 2008
Il male che non scompare
NOVITÀ EDITORIALE
Enrico Bullian, Il male che non scompare. Storia e conseguenze dell’uso dell’amianto nell’Italia contemporanea, Trieste, Il Ramo d’Oro Editore, 2008, p. 368, Euro 16,00.
Materiale inviato dall'Area Critica Comunista Valle Caudina
Ogni volta che c’è stata una rivoluzione industriale, si sono “scoperti” presto o a distanza di anni i danni sanitari ed ambientali. Mai, o quasi, si è operato perché prima si considerassero i rischi e si agisse di conseguenza. Questo perché ha prevalso la logica del profitto, degli interessi, mascherato dietro l’idea di progresso.
Quattromila morti all’anno e 32 milioni di tonnellate da smaltire solo in Italia, 100mila vittime e 2.130.000 tonnellate utilizzate in tutto il mondo: parliamo dell’amianto, una sostanza sempre attuale per la sua diffusione e la sua pericolosità.
In Italia una legge del 1992 vieta l’estrazione e la produzione dell’amianto, in Europa questi divieti diventeranno operativi a partire dal primo gennaio 2009. Ma proprio nella comunità Europea – dato il lungo periodo di latenza della malattia – è previsto che il numero dei decessi cresca dalle 5mila vittime del 1998 alle 9mila e più del 2018.
L’Aiea (Agenzia italiana esposti amianto) circa tre anni fa ha inviò una lettera agli Ambasciatori in Italia dei maggiori produttori di amianto nel mondo (la Russia con 700mila tonnellate, la Cina 459mila, il Canada con 355mila, 280mila Kazakistan e 170mila in Brasile) affinché portassero all’attenzione dei rispettivi governi il problema-amianto, al fine di vietare l’estrazione e la commercializzazione e a progettare un programma di bonifica e, nello stesso tempo, a stanziare fondi per risarcire le vittime. La lettera concludeva “ogni 5 minuti muore una persona a causa dell’amianto. E questo potrebbe essere vietato”
L’Aiea ricostruita da Medicina Democratica celebra la “Giornata mondiale delle vittime dell’amianto” il 28 aprile. La giornata fu stabilità il 28 gennaio 2005 a Porte Alegre (Brasile), durante il Forum Mondiale dell’aminato, successivamente confermato alla Conferenza Europea sull’amianto del 22/23 settembre 2005.
La nostra comunità ha un “Osservatorio ambientale” costituito con delibera del consiglio comunale numero 25 del 30/06/2006. Tale organismo si è riunito due volte. Nella la prima riunione - 10 febbario 2007 -: furono elencati gli obiettivi da attuare. La seconda riunione, convocata il 23 giugno 2007, registrò solo la presenza di quattro persone, compreso l’Assessore all’Ambiente del Comune di Cervinara che ritenne opportuno rinviare la discussione impegnandosi a convocare di nuovo l’osservatorio. Ad oggi , però, tutto si è fermato.
Cari amici ho riportato ciò per farvi capire che una maggioranza della classe politica e culturale del nostro paese non ha interesse a risolvere tali problemi, probabilmente e interessato ad altro. Dell’ambiente ci si preoccupa solo per rimediare alle scelte sbagliate. Bisogna, invece, agire esattamente al contrario: come prima cosa, valutare ciò che occorre fare (o, moltissime volte non fare).
Io credo che solo attraverso una presa di coscienza da parte di tutti e in primo luogo di un ruolo effettivo delle istituzioni è possibile recuperare il terreno perduto e dare dignità all’ambiente e a tutti i cittadini. La parola deve tornare alla politica vera fatta non di menzogne, di furbizie, ma di azioni concrete per riannodare il rapporto tra cittadini e le istituzioni.
Sui metodi ritengo giuste le tre fasi da voi individuate: informazione, formazione e reazione, aggiungendo che bisogna utilizzare anche gli organi di informazione locali e nazionale per mettere in campo una denuncia forte e incominciare a far intervenire dove non ci sono le risposte le autorità giudiziarie per quella “legalità organizzativa” che è senz’altro la necessaria base sociale dalla quale partire per sconfiggere i cosiddetti pirati dell’ambiente.
Cari amici, vi allego un brano tratto dalla libro di F. Carnevale e E. Chellini, "Amianto. Miracoli, virtù, vizi ", ed. Tosca, Firenze 1992
L'amianto nella storia
Dall'antichità fino all'epoca moderna, l'amianto è stato usato per scopi "magici" e "rituali".I Persiani e anche i Romani disponevano di manufatti in amianto per avvolgere i cadaveri da cremare, allo scopo di ottenere ceneri più pure e chiare. Una credenza popolare diceva che l'amianto fosse la "lana della salamandra", l'animale che per questo poteva sfidare il fuoco senza danno.
Marco Polo ne Il Milione sfata questa leggenda e racconta che nella provincia cinese di Chingitalas, filando questo minerale si otteneva un tessuto impiegato per confezionare tovaglie.
Risale al '600 la ricetta del medico naturalista Boezio che dimostra l'uso dell'amianto nelle medicine dell'epoca.
"Dall'asbesto si fa spesso un unguento miracoloso per il lattime e per le ulcerazioni delle gambe. Si prendono quattro once di asbesto, due once di piombo, due once di ruta e vengono bruciate, quindi ridotte in polvere vengono macerate in un recipiente di vetro con l'aceto ed ogni giorno, per una volta al giorno per un mese l'impasto viene agitato; dopo un mese si deve far bollire per un'ora e lo si lascia riposare finchè non diventi chiaro: poi si mescola una dose di codesto aceto bianco con una ugual dose di olio di rosa finchè l'unguento sia ben amalgamato: allora si unge tutto il capo del fanciullo per farlo rapidamente guarire: per la scabbia e le vene varicose le parti vengono unte al tramonto finchè non sopravvenga la guarigione. Se questo minerale viene sciolto con acqua e zucchero e se ne somministra una piccola dose al mattino tutti i giorni alla donna quando ha perdite bianche, guarisce subito".
L'amianto è rimasto presente nei farmaci sino ai recenti anni '60 per due tipi di preparati: una polvere contro la sudorazione dei piedi ed una pasta dentaria per le otturazioni.
La prima utilizzazione dell'amianto da parte dell'industria risale agli ultimi decenni dell'800. L'incremento nell'estrazione e nell'impiego (e quindi nel suo accumulo progressivo nell'ambiente di vita e di lavoro) è ben illustrato dalla seguente tabella proposta da I. J. Selikoff e che riguarda la situazione degli Stati Uniti d'America. Il consumo è espresso in tonnellate, la prima cifra si riferisce al consumo nel decennio, la seconda cifra dà il valore cumulativo dei consumi a partire dal primo decennio considerato.
DECENNIO - CONSUMO - TOTALE
1890-1899 - 64.500 - 64.500
1900-1909 - 265.000 - 329.500
1910-1919 - 986.000 - 1.316.000
1930-1939 - 1.880.000 - 5.195.000
1940-1949 - 4.654.000 - 9.849.500
1950-1959 - 7.417.000 - 17.266.500
1960-1969 - 7.561.000 - 24.827.500
La tendenza alla crescita si è interrotta decisamente soltanto a partire dalla seconda metà degli anni '70.
Grande clamore ebbe nel 1903, in seguito ad un incendio che aveva causato 83 morti, la sostituzione nella Metropolitana di Parigi di materiali infiammabili o che producevano scintille, con manufatti contenenti amianto, compresi i freni delle carrozze. Lo stesso avvenne nella metropolitana di Londra e poi nel 1932 per la coibentazione del translatlantico Queen Mary. Questi eventi furono molto reclamizzati tanto da indurre una eccessiva confidenza con l'amianto fino a favorirne una massiccia diffusione in scuole, ospedali, palestre, cinema oltre che in tutti i settori industriali. In Italia, nella seconda metà degli anni '50, si coibentarono con l'amianto le carrozze ferroviarie, fino ad allora isolate con sughero. Nel 1893 inizia in Austria la produzione del cemento-amianto. Nel 1912 un ingegnere italiano costruisce per primo una macchina per la produzione di tubi in cemento-amianto. La produzione e l'uso di manufatti in cemento-amianto per l'edilizia sono aumentati fino ad alcuni anni fa.
Cervinara 24 aprile 2008 Il Portavoce dell’A.C.C.
Luca Servodio
giovedì 24 aprile 2008
Materiale inviato da Pasquale Russo (Il Sannio Quotidiano)
Tratto da "Il Sannio Quotidiano" - periodo marzo 2008:
CERVINARA: PERICOLO AMIANTO, ANCORA MATERIALE ABBANDONATO.
(Pasquale Russo) L’appello diffida del Sindaco Cioffi di alcuni giorni fa sembra essere caduto nel vuoto, il problema relativo alla presenza di amianto sull’intero territorio di Cervinara si ripropone in maniera evidente. Incuranti dei rischi che derivano dalla movimentazione, senza le opportune precauzioni, di questo materiale, i soliti cittadini lo abbandonano indisturbati e senza nessun ritegno dove possono. Dopo la zona industriale ora è stato preso di mira lo spazio antistante il campo sportivo “Canada” nei pressi del cimitero. Oltre ai soliti sacchetti di rifiuti, a televisori, frigoriferi e computer, ora fanno bella mostra anche dei fogli e dei tubi di eternit, materiali che ovviamente contengono amianto e che in passato venivano utilizzati per la copertura di piccoli spazi e per scarichi fognari. Materiali lasciati in quella zona nonostante essa sia occupata dal cantiere che si sta occupando della ristrutturazione del campo sportivo. Le lastre sono la da alcuni giorni senza che nessuno abbia provveduto a informare le autorità comunali. Quello della presenza di importanti quantitativi di amianto sul territorio cervinarese è un problema denunciato ripetutamente da molti cittadini. Per questo è nata anche un’associazione caudina No Amianto, che opera on line, e che con una sorta di caccia la tesoro chiede la collaborazione di tutti per denunciare la presenza di questo pericoloso materiale. Di fronte a tantissime denunce l’Amministrazione Comunale ha effettuato attraverso l’Asl, un monitoraggio dell’intero territorio comunale per una mappatura della presenza di amianto. I risultati hanno confermato quanto denunciato, tanto che il Sindaco Cioffi, alcuni giorni fa con un’ordinanza ha diffidato chiunque a rimuovere attraverso il fai da te questi materiali, invitando a denunciare alle autorità comunali la presenza d amianto. Ora l’abbandono irresponsabile di questi materiali, con grave pericolo per la salute pubblica, impongono una stretta con controlli e esemplari provvedimenti per i colpevoli.
Tratto da "Il Sannio Quotidiano" - periodo aprile 2008:
CERVINARA: PERICOLO AMIANTO, A DISTANZA DI CIRCA UN MESE NON ANCORA RIMOSSO L’AMIANTO NEL PIAZZALE ANTISTANTE IL CAMPO SPORTIVO.
(Pasquale Russo) A circa un mese dalla nostra denuncia, sulla presenza di lastre di eternit, contenenti amianto, nel piazzale antistante il campo sportivo di Cervinara, il cumulo del materiale è ancora depositato nello stesso punto. La cosa più sconcertante è che nel frattempo si è provveduto a ripulire l’area, che era diventata una discarica a cielo aperto, accumulando rifiuti di ogni tipo in una zona marginale del piazzale, alcuni dei quali sono stati anche incendiati, si presume, in attesa di essere portati in discarica . Invece il materiale più pericoloso, l’amianto che si trova proprio al centro dell’area, a ridosso del cantiere dove sono in corso i lavori di ristrutturazione del campo sportivo, resta lì, ovviamente con i rischi per la salute che facilmente si possono immaginare. A questo punto anche l’appello diffida del Sindaco Cioffi dello scorso mese sembra essere caduto nel vuoto, il problema relativo alla presenza di amianto sull’intero territorio di Cervinara si ripropone in maniera evidente. Incuranti dei rischi che derivano dalla movimentazione, senza le opportune precauzioni, di questo materiale, i soliti cittadini lo abbandonano indisturbati e senza che nessuno contesti questo evidente reato. Dopo la zona industriale ora ad essere prese di mira sono spazi nei pressi del centro abitato, zone frequentate e di passaggio, una vera e propria sfida che chi di dovere dovrebbe contrastare. Quello della presenza di importanti quantitativi di amianto sul territorio cervinarese è un problema denunciato ripetutamente da molti cittadini. E’ nata anche un’associazione, e sorprende che di questo problema del campo sportivo, l’’associazione caudina No Amianto non si sia fatta ancora carico. Come sorprende che il Comune, tanto puntuale a monitorare la presenza di amianto sul territorio comunale insieme all’Asl non intervenga con la stessa efficacia.
sabato 19 aprile 2008
APPELLO!APPELLO!APPELLO!APPELLO!
Con questo comunicato invitiamo, ufficialmente, tutti i singoli, le associazioni ed i partiti politici ad inviare all'indirizzo di posta elettronica ( noamianto@libero.it ) la propria adesione, entro 7 giorni, per dar vita alla REDAZIONE di
"DETESTO ABSESTO".
Ribadiamo, inoltre, l'apertura a 360° a tutti coloro che hanno a cuore la questione ambientale e scavalcano, di fatto, gli steccati ideologici per combattere e vincere questa battaglia orientata, innanzitutto, al FUTURO della Nostra/Vostra nuova generazione.
giovedì 20 marzo 2008
CHI FIRMA NON SI FERMA!

Al Presidente del Consiglio,
Al Presidente del Senato:
Le leggi attuali tutelano solo i lavoratori che sono andati in pensione dopo l'anno 1992 e se ne frega altamente di chi ha lavorato negli anni precedenti a contatto con l'amianto. Tanti anziani, e non solo, muoiono per malattie dipendenti dal contatto con questo materiale nocivo, e tanti sono malati, senza nessun riconoscimento nè alle famiglie dei defunti e nè ai lavoratori ancora in vita.
L'INPS non riconosce nulla se non verrà modificata la legge. Attualmente è stato fatto una proposta di legge che è ferma al Senato da oltre 1 anno, ma ovviamente nel nostro Paese ci sono problemi molto più importanti che la tutela dei lavoratori.
Firmiamo per aiutare chi è ha lavorato in pericolo senza saperlo, arricchendo le grandi industrie. Grazie.
www.firmiamo.it/amiantolavoratori
Movimento Caudino No Amianto
giovedì 28 febbraio 2008

Il Movimento Caudino No Amianto prende atto del passo in avanti che l’amministrazione comunale di Cervinara ha fatto per portare a termine il Piano di Smaltimento dell’amianto, con l’affissione di manifesti che invitano i cittadini a non disfarsi autonomamente dell’amianto.
Siamo, tuttavia, consapevoli che l’operazione di rimozione e smaltimento sarà abbastanza difficile e complicata.
Noi continueremo nella nostra azione di informazione, formazione e reazione sulla problematica ambientale, che nelle sue mille sfaccettature, è una priorità nei confronti di tutta cittadinanza.
Il nostro blog di denuncia continuerà ad essere a disposizione di tutti coloro che hanno a cuore il diritto alla salute.
Infine, ricordiamo agli interessati che la “Caccia al Tesoro”, dove si invitava la popolazione a partecipare direttamente con foto e filmati contro l’amianto, è ancora aperta. Posticipiamo, quindi, la data di chiusura a dicembre 2008, così facendo, avremo anche la possibilità di seguire costantemente le evoluzioni della guerra all’amianto e preparare, oltre al calendario di denuncia, anche manifestazioni e presidi su tutto il territorio della Valle Caudina.
Il Direttivo MCNA
Per ulteriori informazioni:
noamianto@libero.it
www.noamianto.blogspot.com
sabato 23 febbraio 2008
Foto Inviate da Forza Nuova Solofra (AV)




Ecco alcuni stralci tratti dal loro blog:
"L'area ex prefabbricati di Via XII Apostoli a Solofra (AV) è piena zeppa di amianto. A correre pericoli non sono soltanto gli abitanti della zona, ma tutti coloro che vengono a contatto con le microparticelle che si liberano nell'aria per effetto dello sgretolamento dei fogli di eternit ivi presenti".
"Chiedere la bonifica della zona, omettendo in modo omertoso, che la stessa è ad alto rischio ambientale (qualcuno è morto in modo strano in quella zona, giunto all'ospedale è deceduto dopo aver vomitato sangue!) è criminale e disonesto".
"Ci si è accorti del degrado solo in seguito all'incendio dell'altro ieri, ma l'amministrazione comunale sa benissimo che quell'area è nel più completo abbandono e l'amianto...UCCIDE"!
giovedì 7 febbraio 2008
lunedì 28 gennaio 2008
Materiale segnalato da Francesco di Avellino

I rischi che derivano dall’uso dell’amianto
Un utilizzo, quindi, talmente vasto da rendere estremamente difficile circoscrivere un settore industriale e civile non interessato dalla sua presenza. Negli anni ‘60, infatti, la nostra società (come del resto le altre industrializzate) ha trovato molto comodo ed economico l’uso di questa sostanza in molte applicazioni comuni che poi sono entrate a condividere il vivere quotidiano di gran parte della popolazione: dal tetto di casa all’asse da stiro, dalla plastilina usata dai bambini al «tappo» di emergenza per un tubo gocciolante. Nell’immaginario collettivo, quindi, l’amianto è stato per molti anni un simbolo positivo della moderna tecnologia:
La pericolosità per l’uomo
L’amianto è incluso tra le sostanze sicuramente cancerogene per l’uomo (IARC, 1987). Sotto qualunque forma, indipendentemente dalla quantità, ed in tutte le fasi del suo ciclo produttivo: estrazione, trasporto, utilizzo, eliminazione, la sua pericolosità è certa ed elevata. Nel 1986, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato di fibra e a qualunque grado di concentrazione in aria determina comunque un aumento del rischio sanitario e va pertanto evitata». La nocività dell’amianto è costituita proprio da quelle sue fibre così flessibili che, trasformandosi in polvere e respirate, causano almeno tre principali tipi di patologie:
Secondo l’epidemiologo inglese Julian Peto, nel ‘98 ci sono stati 8 mila morti per mesotelioma e si prevede che nel 2.018 ce ne saranno 9 mila. Il rischio aumenta con il progressivo invecchiamento dei manufatti che comporta la liberazione delle fibre in ambiente.
l’amianto è bandito totalmente dal 27 marzo 1993, come stabilito dalla legge 257 del 1992, che titola «norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto» e dal D.M. 6 settembre 1994, riportante «normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio e del controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti nelle strutture edilizie».
L’articolo 10 della Regioni ad adottare, entro 180 giorni dalla sua emanazione, i piani di protezione dell’ambiente, di bonifica e smaltimento, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto.
Dal 1993, con l’entrata in vigore della legge sull’amianto, le ASL svolgono, o dovrebbero svolgere, un ruolo cardine nel coordinamento delle operazioni di partire dal settore edilizio. Le ASL effettuano l’analisi del rivestimento degli edifici e, nei casi di presenza di amianto, qualora non si possa ricorrere a tecniche di fissaggio (e solo nei casi in cui i risultati del processo diagnostico lo rendono necessario), dispongono la rimozione dei materiali, sia fioccati che in matrice friabile. Presso le ASL dovrebbe essere istituito un registro nel quale è indicata la localizzazione dell’amianto
Nel 1994, con la presentazione del rapporto La morte viaggia sui binari, Greenpeace denunciava la presenza di 2.500 carrozze passeggeri in avanzato stato di degrado, coibentate con circa 2.000 tonnellate di amianto. Il tutto era di trovava in stazioni di provincia lungo tutta la penisola. Oltre 6.000 tonnellate erano state esportate in Europa dell’est, dal 1989 al 1994. Una seconda indagine di Greenpeace, nel 1995, ha nuovamente denunciato il traffico di carrozze amiantate denunce di Greenpeace sono state rilevanti per l’inchiesta della Procura di Firenze, tuttora in corso, volta ad accertare le responsabilità in questa vicenda. A sei anni dalla legge, Greenpeace Italia ha infine condotto un’indagine in sei città campione (Venezia, Vicenza, Milano, Pistoia, Roma, Napoli), rivolta a verificare l’eventuale presenza di amianto, in particolare nelle strutture scolastiche.
Notizie in… CONTROLUCE agosto 1999
