"Gomorra" contro l’amianto!
Anche la celebrità di un attore emergente può contribuire alla lotta contro l'amianto. In questo caso, il paradosso ha voluto che contro l'assassino silenzioso si schierasse "l'assassino televisivo" interpretato da Marco D'Amore in "Gomorra", la popolare serie televisiva ispirata dal romanzo di Roberto Saviano.
L'ottimo lavoro trasmesso da Sky è stato criticato su molti aspetti e sui messaggi che possono avere cattive interpretazioni, specialmente in contesti già minati dall'amara realtà di tutti i giorni.
Proprio Marco, alias Ciro l'Immortale, ha avuto dei problemi con i telespettatori, tanto da affermare che: "Più dei complimenti mi hanno colpito
le offese, dopo la prima fascinazione la gente ha cominciato a odiare Ciro e
aveva voglia di gridarlo. Mi sembra un ottimo risultato: non ci possono essere
fan per un personaggio così".
Ma con il nuovo film "Un posto sicuro" D'Amore potrà riscattare la sua immagine e contribuire alla lotta contro questa piaga. Sarà attore, sceneggiatore e produttore di una pellicola nata per denunciare la tragedia dell'Eternit e raccontare le vittime
dell'amianto.
Grazie a questo canale l'informazione potrà toccare milioni di cittadini, purtroppo ancora inconsapevoli della gravità del problema legato al mondo grigio dell'amianto.
"Ci metteremo in moto già da settembre per organizzare tutto - ha dichiarato all'emittente TMNews - a novembre lo giriamo. Ho fatto una promessa al Giffoni Film Festival. Qualora volessero, saranno i primi a vederlo, perché mi piacerebbe che tanti
giovani sapessero di questa vicenda che si pensa sia relegata solo a Casal
Monferrato, ma che riguarda l'Italia e il mondo. Ad oggi, pur essendo certo il
danno che l'amianto fa all'uomo, in due terzi del nostro pianeta si produce e
si lavora l'amianto".
Ufficio Stampa
Movimento Caudino No Amianto