venerdì 7 settembre 2012




Comunicato del 7 settembre 2012

Il direttivo del Movimento Caudino No Amianto segnala la presenza di lastre di eternit nei pressi delle abitazioni a Cervinara, precisamente in Via Tuoppo nella popolosa frazione Valle. "Siamo di fronte a un caso emblematico della lotta all'amianto- dichiarano i giovani del direttivo- perché l'abbandono in campagna o in montagna è una delle piaghe che l'ignoranza in materia alimenta. Con quale coraggio un cittadino può abbandonare lastre di amianto a pochi passi dalle case e soprattutto nel verde? Il problema da risolvere, oltre alla lentezza della burocrazia e degli enti preposti alla bonifica e allo smaltimento, è quello della mancanza totale di formazione ed informazione sulla questione amianto". "Invitiamo le associazioni e i cittadini a segnalarci altri casi del genere e ringraziamo dello spazio concessoci dalle maggiori testate giornalistiche, perché il loro contributo è essenziale per denunciare il degrado che avanza". 


Il direttivo
Movimento Caudino No Amianto
per informazioni e segnalazioni:

noamianto@libero.it

pagina Facebook : 
Movimento Caudino No Amianto

martedì 4 settembre 2012


INFORMAZIONE - NO AMIANTO


Ricerca su mesotelioma: ex marittimo ammalato di mesotelioma pleurico invia lettera al Ministro della Salute

L'Osservatorio Nazionale Amianto, in particolare il Sig. Giovan Giuseppe Cuccaro, ex marittimo di Tirrenia ammalato di mesotelioma pleurico,  invia una lettera al Ministro della Salute Renato Balduzzi affinchè siano valorizzate le attività di ricerca del Prof. Luciano Mutti e ci si impengni per la bonifica dei siti contaminati.
Recentemente, il Ministro della Salute Renato Balduzzi si è espresso in merito alla problematica amianto. 
“Le proiezioni epidemiologiche parlano di un picco 2020, dopodiché ci dovrebbe essere una discesa”-  ha affermato il Ministro ascoltato in merito alla pubblicazione delle motivazioni del processo Eternit. Il ministro ha continuato nelle pagine de La Stampa: “Al contrario dell’Italia a livello globale non si è smesso di produrre amianto. Non se ne produce più in Italia e in gran parte dell’Europa, ma se ne produce in altri parti in giro per il mondo anche solo per esportarlo come fanno altri Paesi. Questo significa che il pericolo non è venuto meno ma aumenta”.
“Stiamo cercando di fare un’investimento forte non facile visti i tempi, per mettere insieme tutte le risorse nel campo della ricerca e poi coordinarle al meglio. Stiamo lavorando alla questione delle bonifiche, e quindi stiamo lavorando operando con programmi di sanità pubbliche per la sorveglianza e la presa in carico delle persone esposte, perchè esposte al rischio-amianto a cominciare chi fa le bonifiche”.