Vi proponiamo un'intervista apparsa su UNF, un noto sito nazionale.
Prossimamente inseriremo altro materiale per informarVi.
Buona lettura.
Amianto: smaltimento e rimozione
o morte. Intervista al Movimento Caudino No Amianto
L’amianto uccide ma cosa si sta
facendo realmente per combatterlo? Si parla di smaltimento e rimozione ma
spesso dietro queste due belle e nobili parole non si fa davvero tutto per
difendere la nostra salute. Abbiamo fatto il punto con la Comunità del MCNA
Di amianto si muore. Di amianto
si continua a parlare ancora troppo poco e soprattutto a fare ancora di meno.
Eppure la conoscenza dei rischi dell’amianto fa oramai parte del patrimonio
comune. Ma probabilmente questa consapevolezza di popolo fa ancora più rabbia.
Si parla tanto di rimozione e smaltimento dell’amianto eppure la normativa
vigente non sembra creare le condizioni ad hoc per gettare definitivamente
l’amianto nella pattumiera della storia. Sullo stato della lotta all’amianto in
Italia abbiamo scambiato 4 chiacchiere con il Movimento Caudino No Amianto, una
associazione da anni in prima linea nella guerra all’amianto in Valle Caudina.
Oltre tutti gli schemi e tutte le dannate ideologie che hanno avuto da sempre
il triste risultato di annebbiare la vista e nascondere la realtà.
d- L’impegno delle nuove
generazioni in difesa della propria terra è merce rara in tempi di cui a
dominare sembra essere l’apatia e il disinteresse. Come nasce il Movimento
Caudino No Amianto?
r- Il Movimento nasce nel 2007 da
un’idea della Comunità Militante Caudina. Si scelse il fronte ambientalista per
unire tutte le forze sul territorio, indipendentemente dalle fazioni politiche
o partitiche. Infatti, al progetto hanno aderito rossi, neri, verdi, laici e
cattolici. Insomma, un’unione a difesa dell’ambiente contro l’amianto. Una
novità nel quadro politico regionale che ha spiazzato molti personaggi,
ancorati al passato. I giovani non sono malvagi, devono solo essere educati
all’amore e al rispetto del territorio. La scelta dell’amianto è dettata dalla
volontà di affrontare una piaga che colpisce tutti, con l’aiuto di tutti. La
nostra zona è piena di amianto, come il resto della Penisola. E’ un esperimento
politico che è riuscito, fino ad oggi. Una nuova formula rivoluzionaria per
difendere la salute dei cittadini. Fuori da qualsiasi schema.
d- Quali sono state le iniziative che il
Movimento ha portato avanti in questi anni?
r- Abbiamo iniziato con l’attacco
alle istituzioni per la rimozione dei residui di amianto, legati ai prefabbricati
post terremoto dell’Irpinia nel 1980. Dopo questo successo abbiamo presidiato
le case popolari di Cervinara, riuscendo a sensibilizzare la popolazione e far
rimuovere altri quintali di amianto, nello specifico le tettoie di un ex
tabacchificio. Dopo abbiamo lanciato alcune iniziative per la difesa del
territorio, coinvolgendo i più giovani, soprattutto all’interno del Partenio
Ecofestival, nel 2011, dove siamo stati in prima linea con un gazebo in
montagna. Esperienze che ci hanno fatto crescere. Una piccola soddisfazione ce
la siamo tolta con l’allargamento alle scuole medie superiori della giornata in
memoria delle vittime dell’amianto. Parlarne è già una vittoria. Per il resto
continuiamo a diffondere notizie ed informazioni sul pericolo amianto, il
famoso assassino silenzioso.
d- Cosa è il programma Decoro
Urbano Caudium?
r- E’ il nuovo progetto che nasce
su due fronti. Innanzitutto, vogliamo utilizzare le nuove tecnologie affinché
le nuove generazioni possano essere le guardie ambientali dell’area. Poi
sosteniamo l’unità politica e territoriale della Valle Caudina, la
vecchia/nuova Caudium. Siamo riusciti a sensibilizzare un’intera comunità e
continueremo a lottare affinché il decoro urbano possa essere una priorità
delle varie amministrazioni comunali. La trasparenza e la celerità sono armi
che il cittadino oggi può e deve utilizzare. Abbiamo anche lanciato una serie
di video conferenze su UserTv, la web tv della Valle, e il successo che stiamo
raccogliendo è vitale per la lotta comunitaria. E’ in ballo il futuro dei
nostri figli, senza mezzi termini.
d- Di Amianto si parla poco ma di
amianto si muore tanto. Perché secondo te non vengono adottati provvedimenti
efficaci e concreti da parte di chi dovrebbe invece difendere la salute?
r- Qui in Irpinia la situazione è
come nel resto d’Italia. Cattiva informazione, speculazione dei privati e
difficoltà delle amministrazioni a gestire il problema. Ma noi non amiamo
piangerci addosso. Servono delle squadre specializzate comunali “anti
amianto”per abbattere i costi. Le imprese private dovranno gestire lo
smaltimento e non la rimozione. Lasciare la gestione a imprese private è un
rischio che non possiamo permetterci di correre, perché troppe persone,
impaurite dai costi elevati di smaltimento, optano per lo smaltimento abusivo,
folle e senza criterio. Un problema nel problema. Purtroppo, il ritrovamento di
amianto in montagna o in aree abitate è un liet motiv che inasprisce la lotta.
Perciò noi lavoriamo sulle nuove generazioni. Siamo convinti che solo con
un’educazione civica di base si possa davvero costruire un domani migliore,
dove proprio le nuove leve possano essere protagonisti della difesa del
territorio. Il caso più eclatante è ad Avellino. L’Isochimica è una ferita a
cielo aperto. Centinaia di morti e un’area urbana da bonificare prima che la
tragedia possa essere di proporzioni immani. Lì hanno smantellato, senza
criterio, tutto l’amianto presente sui vagoni dei treni nazionali. Oggi mancano
i fondi per la pulizia totale della zona. La gente si ammala e nessuno muove un
dito. Stiamo sfiorando il paradosso. Chi ci guadagna su queste tragedie?
d- Chi sono gli uomini e le donne del
Movimento Caudino No Amianto?
r- Siamo una realtà associativa
bella e ribelle. Fuori dagli schemi del secolo scorso, innovativi e costanti.
Ci hanno definito i Futuristi dell’ambiente, perché utilizziamo i mezzi
all’avanguardia per essere vigili e risolutivi. Le ragazze ed i ragazzi del
MCNA sono la prima linea ambientalista del territorio. Abbiamo collaborato con
altre realtà, in passato, e siamo pronti ad abbracciare qualsiasi alleanza,
purché sia tutto finalizzato al nostro programma militante, diviso in tre
punti, chiari e diretti: informazione, formazione e reazione. Tre passi in
avanti per vivere la natura. Noi ci crediamo e non metteremo la parola fine
alla nostra azione.
tratto da: http://www.ultimenotizieflash.com/benessere/2014/05/05/amianto-smaltimento-e-rimozione-o-morte-intervista-al-movimento-caudino-no-amianto/
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