lunedì 3 marzo 2014

VALANGA DI AMIANTO!


Riportiamo una notizia agghiacciante. Ogni commento è superfluo. 

Afragola, valanga di amianto rimossa dai campi coltivati

Il comune ha effettuato 50 interventi di rimozione della fibra killer dalle Cinquevie. Lastre di eternit rimosse dai tetti degli edifici e abbandonate da mani criminali nei campi coltivati, tra gli abitati di Acerra, Casalnuovo e Afragola.

Le foto sono di quelle impietose e la dicono tutta su come stiano avvenendo le bonifiche nella Terra dei Fuochi, in particolare su come vengano effettuate nell’hinterland napoletano le operazioni di rimozione dell’eternit dai tetti degli edifici.

Il risultato è che i soliti criminali stanno trasformando in un’enorme discarica di amianto l’area compresa tra i centri abitati di Acerra, Casalnuovo e Afragola, l’ormai famigerata zona denominata “Cinquevie”. Le immagini parlano da sole: lastre di eternit appoggiate sul bordo dei sentieri interpoderali, in mezzo ai campi intensamente coltivati a ortaggi, sacchi zeppi di amianto e di altri rifiuti speciali messi in fila al centro di quella che è tuttora uno degli appezzamenti più fertili della provincia di Napoli.


La località Cinquevie è una zona che d’estate fuma, che diventa una sorta di inceneritore abusivo a cielo aperto. Un’area che adesso più che mai l’ecomafia ha scelto come deposito dell’amianto. Ammontano a ben 50 gli interventi di rimozione della fibra dell’asbesto killer messi a segno nelle ultime ore dal comune di Afragola, retto dal sindaco Domenico Tuccillo. Comune che ha la competenza territoriale sulla gran parte delle Cinquevie.


“Abbiamo ereditato una situazione difficile – commenta nel frattempo l’assessore all’ambiente, Salvatore Iavarone – ma ora stiamo facendo di tutto per cambiare le cose. Molto ancora deve essere fatto, ma sono certo che stiamo tracciando una strada con obiettivi chiari per cui chiediamo la collaborazione dei cittadini nel corretto smaltimento dei rifiuti speciali. E per risolvere definitivamente il problema ci stiamo attivando con un progetto dal titolo “eternit free”, che prevede il censimento dell’amianto esistente su aree private in città.

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