Nuova segnalazione fotografica di
lastre d’amianto abusivamente abbandonato in Valle, precisamente tra il Comune
di Moiano e Sant’Agata dei Goti. Il Movimento Caudino No Amianto ha raccolto la
denuncia del dott.Ugo Esposito, un veterano della lotta ambientalista e
sociale, da anni impegnato in Campania.
D- Dott. Esposito, lei che è un
medico del lavoro, con una lunga militanza alle spalle, come vede il problema
amianto, visto che da tempo non muoiono solo gli operai come nel caso dell’Isochimica
di Avellino, ma anche i cittadini comuni?
R- Trent’anni fa sono stato ad Avellino
alla Isochimica e mi parve strano che gli operai non sapessero che cosa fosse
l'amianto. Oggi purtroppo lo sanno. Ho conosciuto gli operai di S.Maria la Bruna,
che si trova sulla linea ferroviaria Napoli-Battipaglia e serve l'omonima
frazione che fa parte del comune di Torre del Greco. Loro sfasciavano carrozze,
le stesse che poi furono dirottate ad Avellino. All'inizio sembrava causasse
solo tumori tiroidei e alla faringe. Poi l'asbestosi è apparsa in tutta la sua
sindrome con tumori mesoteliali alla pleura, al peritoneo e spesso anche nelle
sierose dell'apparato sessuale.
D-Tra Moiano e Sant'Agata dei Goti
avete ritrovato delle lastre d'amianto. Come è la situazione ora e a chi avete
segnalato l'eternit abbandonato?
R- Non è cambiato nulla e da mesi è
ancora lì, precisamente sulla Strada Provinciale per Frasso Telesino, tratto
Moiano - S.Agata dei Goti, proprio all’inizio cantiere della fondovalle del
fiume Isclero. Il Sannio quotidiano a Natale ha pubblicato una pagina sul caso.
Domenica prossima possiamo ripetere il flash mob. Le denunzie articolate le
faremo collettivamente a fine febbraio. Stiamo preparando una manifestazione
per Carnevale. Faremo un “Carnevale sociale” denunziando allegoricamente gli
scempi all'ambiente e al territorio.
D- Quali prospettive ci sono in
Valle Caudina sul fronte ambientalista. Resterà una chimera l'unione dei
volontari caudini?
R- No, non è una chimera, se al centro si mette la salvaguardia della vita
umana e il rispetto dell'ambiente. Non sono contro le innovazioni, ma esse
devono integrarsi nell'ambiente e non distruggerlo. Noi ci stiamo muovendo sia come
Verdi che come Acli ed abbiamo sensibilizzato gli studenti del Liceo di
Montesarchio, come facemmo nel 2010 per il centro medico di Primo Soccorso.
Scenderemo in piazza tutti vestiti da ammalati.
D- Ultima domanda, cosa consiglia
alle nuove generazioni che vogliono difendere la propria Terra?
R- Intanto consiglio di studiare
ogni fenomeno legato al problema. Vi invito a partecipare ogni lunedì di febbraio
alle 19 presso largo Pennino a Montesarchio. Per informazioni contattateci al
seguente numero: 3358071273.
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