Riportiamo una notizia agghiacciante. Ogni commento è superfluo.
Afragola, valanga di amianto
rimossa dai campi coltivati
Il comune ha effettuato 50
interventi di rimozione della fibra killer dalle Cinquevie. Lastre di eternit
rimosse dai tetti degli edifici e abbandonate da mani criminali nei campi
coltivati, tra gli abitati di Acerra, Casalnuovo e Afragola.
Le foto sono di quelle impietose
e la dicono tutta su come stiano avvenendo le bonifiche nella Terra dei Fuochi,
in particolare su come vengano effettuate nell’hinterland napoletano le operazioni
di rimozione dell’eternit dai tetti degli edifici.
Il risultato è che i soliti
criminali stanno trasformando in un’enorme discarica di amianto l’area compresa
tra i centri abitati di Acerra, Casalnuovo e Afragola, l’ormai famigerata zona
denominata “Cinquevie”. Le immagini parlano da sole: lastre di eternit
appoggiate sul bordo dei sentieri interpoderali, in mezzo ai campi intensamente
coltivati a ortaggi, sacchi zeppi di amianto e di altri rifiuti speciali messi
in fila al centro di quella che è tuttora uno degli appezzamenti più fertili
della provincia di Napoli.
La località Cinquevie è una zona
che d’estate fuma, che diventa una sorta di inceneritore abusivo a cielo
aperto. Un’area che adesso più che mai l’ecomafia ha scelto come deposito dell’amianto.
Ammontano a ben 50 gli interventi di rimozione della fibra dell’asbesto killer
messi a segno nelle ultime ore dal comune di Afragola, retto dal sindaco
Domenico Tuccillo. Comune che ha la competenza territoriale sulla gran parte
delle Cinquevie.
“Abbiamo ereditato una situazione
difficile – commenta nel frattempo l’assessore all’ambiente, Salvatore Iavarone
– ma ora stiamo facendo di tutto per cambiare le cose. Molto ancora deve essere
fatto, ma sono certo che stiamo tracciando una strada con obiettivi chiari per
cui chiediamo la collaborazione dei cittadini nel corretto smaltimento dei
rifiuti speciali. E per risolvere definitivamente il problema ci stiamo
attivando con un progetto dal titolo “eternit free”, che prevede il censimento
dell’amianto esistente su aree private in città.
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